AUTORE: Joyce Maynard
EDITORE: Harlequin Mondadori
PAGINE: 377
PREZZO: 16.00 euro
SINOSSI
È l'estate del 1979 a Marin, California. Rachel e la sorellina Patty
esplorano indisturbate la montagna dietro casa, lasciate un po' a loro
stesse da un padre detective di polizia, affascinante e molto impegnato,
e da una madre triste e depressa, che si occupa di loro un po' da
lontano. Possono sperimentare la libertà, i giochi di un'infanzia senza
confini, inventarsi le giornate senza seguire alcuna regola in
particolare. Finché un giorno delle giovani donne iniziano a essere
uccise su quella montagna. Il padre di Rachel viene incaricato del caso,
il più importante e difficile che gli sia mai stato affidato. Ma la sua
grande occasione si trasforma presto in un fallimento, quando tarda a
trovare il Killer de Tramonto. Per aiutarlo Rachel e Patty decidono
allora di lanciarsi nel gioco più pericoloso che abbiano mai azzardato:
iniziano a investigare, mettendo a rischio se stesse e compromettendo
per sempre la carriera del padre.
Sono passati trent'anni da quell'estate, e Rachel, ora affermata
scrittrice, non è ancora riuscita a dimenticarla ed è per liberarsene
per sempre che decide di raccontarla.
RECENSIONE
La narrazione è suddivisa in tre parti e in ciascuna di esse è possibile notare il cambiamento e la maturazione delle due protagoniste. Rachel è la sorella "detective", è affascinata dal lavoro del padre e penso, lo faccia perché questo è l'unico modo per sentirlo più vicino nei lunghi periodi in cui lui non può stare accanto alle sue figlie. Patty è la classica bambina della sua età, si destreggia tra la sua passione, la pallacanestro e l'amore per la sorella più grande con la quale condivide la fragilità e la miseria della loro vita. Il papà delle ragazze lavora in polizia, si occupa di svariati casi ma soprattutto viene coinvolto nella ricerca del famoso Killer che sta uccidendo donne su donne. La mamma delle protagoniste è un'anima fragile, dopo la separazione dal marito, vive rintanata in casa. Una situazione non proprio idilliaca per le due ragazze.
Quando si sparge la voce della presenza del killer della montagna, la vita piatta che fino ad allora Rachel e Patty avevano condotto, si anima. Non c'è giorno che le due non si interroghino sulla esistenza di questo uomo misterioso fantasticandoci sopra.
La prima parte del romanzo tratta proprio di questa continua ricerca, la narrazione però mi è apparsa un pò ridondante. Ad ogni pagina vengono presentate le vittime, la cui descrizione sembra una lunga lista con pochi dettagli. Ma soprattutto mi chiedo: perché, pur sapendo del killer, tutte si inoltravano in quel luogo impervio?
Nella seconda parte del romanzo Rachel mette a nudo i suoi sentimenti, che nella prima parte erano stati preannunciati, nei confronti della sorella che ha perso drasticamente la vita. Un'ulteriore perdita scombussolerà la sua esistenza.
L'ultima parte è quella più interessante. Non posso svelarvi altro altrimenti vi rovinerei il finale.
Nel complesso ho trovato la storia un pò noiosa e a tratti ridondante. La narrazione sembra ritrovare la sua scorrevolezza verso la fine.
VOTO
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