AUTORE: Marta Morotti
EDITORE: Harlequin Mondadori
PAGINE: 236
PREZZO: 12.90 euro
SINOSSI
Maria ha diciannove anni, vive a Torino e ha appena finito gli esami di maturità. Vorrebbe fare la psicologa ma è destinata invece, alla fine dell'estate, ad entrare in fabbrica, come suo padre. Maria si è costruita un mondo tutto suo, curato in ogni minimo particolare, un mondo che le garantisce un'apparente sicurezza, che di fatto non possiede. Una parte della sua vita è come chiusa in una scatola e ciò che le serve veramente è una chiave che le permetta di aprire quella scatola e di far uscire ciò che la sua mente e il suo cuore rifiutano di accettare. Arriva un momento infatti, in cui, costretta a lasciare l'ambiente protetto in cui è cresciuta, comincia a sentirsi attratta da un'esistenza fatta di cose normali, concrete, che le offre la possibilità di sciogliere le catene alle quali ormai è abituata da troppo tempo. Ma come lasciarsi andare a una nuova vita e smettere di combattere? L'ombra di un fratello ingombrante e di un padre assente continuano a trattenerla in una prigione in apparenza dorata, fino a quando, inaspettatamente Maria dovrà fare i conti con sentimenti nuovi che cambieranno la sua vita per sempre.
RECENSIONE
E' una storia intensa e a tratti dura quella che ci racconta Marta Morotti nel suo romanzo. Una storia che parla di donne, della loro fragilità e allo stesso tempo di quella forza che hanno di rialzarsi ad ogni caduta.
La narrazione ci trascina dritti dritti nell'animo della protagonista, Maria, la quale è schiava del suo passato, un passato che l'ha portata a chiudersi in se stessa, a delimitare il suo confine di sicurezza oltre il quale non riesce a spingersi. La ragazza non ha amici, non ha passioni, l'unica persona con la quale riesce ad aprirsi è il suo amico Salvatore, l'unico che riesce a leggerla dentro. Tutte le sue sofferenze e i suoi tentativi di rinascita vengono narrati dalla voce della protagonista ma solo alla fine della prima parte del romanzo, il lettore imparerà a conoscere Maria un pò di più scavando nel suo dolore. Dico un pò perché c'è una seconda parte, dal carattero intenso, dove a raccontare la storia è la mamma di Maria, la signora Lucia. Da questo punto in poi gli interrogativi che il lettore si era posto e i tentativi di comprendere cosa si celasse veramente dietro l'animo fragile di una ragazza di diciannove anni, vengono sviscerati con una delicatezza e un'intensità che fa venire i brividi.
Ho adorato il personaggio di Salvatore, lui è l'amico che tutti vorremmo avere, un confidente, un compagno di viaggio in questa vita che a volte, sa voltarci le spalle.
Le due voci narranti sono l'una l'opposto dell'altra, c'è chi riuscirà ad andare avanti e chi invece, rimarrà ancorata a quel passato che ancora la tormenta, dimostrando però quanto l'animo femminile sia capace di affrontare certe situazioni.
Non mi è piaciuta l'idea di dividere il romanzo in due metà, forse, rendendo le due parti coese o alternando i due punti di vista mano a mano che la narrazione procedeva, si sarebbe potuto evitare un po' di pesantezza della prima parte del romanzo e sarebbe stato più facile comprendere il dolore che ha colpito Maria.
Allo stesso tempo ci tengo a complimentarmi con la scrittrice che è stata in grado di presentare una storia così difficile, anche solo a raccontarla, con una grande delicatezza.
Un grazie speciale alla Harlequin Mondadori per la copia.
VOTO
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