lunedì 13 aprile 2015

Il peso specifico dell'amore, Federica Bosco

  • Titolo: Il peso specifico dell'amore
  • Autore: Federica Bosco
  • Editore: Mondadori

  • Pagine: 389









SINOSSI

"Un giorno l'amore finisce e basta. E lo fa così, un mercoledì sera, senza preavviso. Sei lì che guardi "Chi l'ha visto", con il pigiama di pile e i calzini antiscivolo, e lo osservi, e ti sembra di vederlo per la prima volta, che mangia fissando lo schermo, una forchettata di pasta dopo l'altra, e ti rendi conto che non ce la fai più. Ma nemmeno un po'. E che non puoi resistere un altro minuto seduta su quel divano con il pigiama di pile e i calzini antiscivolo. Cioè, per carità, gli vuoi un bene dell'anima, e se avesse bisogno di un rene glielo daresti senza batter ciglio, ma ecco, è lì il problema: preferiresti dargli un rene che non un'altra parte di te... E questo perché? Perché, ripeto, un giorno finisce e basta. E questo non te lo dicono nei film, o nei libri, perché succede appena finiscono i titoli di coda. Perché la verità è che Richard Gere non ha mai smesso di rinfacciare a Julia Roberts di battere sul Sunset Boulevard, e Julia Roberts si è stufata dopo dieci minuti di stare su quella cazzo di panchina al freddo di Notting Hill insieme a Hugh Grant, e sempre Richard Gere non ha mai perdonato a Susan Sarandon di avergli fatto rinunciare alle lezioni di danza con Jennifer Lopez! È così che va la vita, non c'è mai un lieto fine, c'è solo una fine." È con questa amara consapevolezza che Francesca cerca di fare i conti lavorando come una matta, perché il lavoro è l'unica parte della sua vita che riesce a tenere sotto controllo e che non la delude mai.


RECENSIONE

Partiamo del presupposto che sono una grande fan di questa meravigliosa scrittrice e che questo libro, come gli altri del resto, mi ha lasciato molte emozioni. Francesca, la protagonista del romanzo è un'anima fragile, si nasconde dietro il suo lavoro perché è l'unica cosa della sua vita che riesce a controllare. La storia d'amore che la lega al compagno è giunta oramai al capolinea, la monotonia che li attanaglia gli ha rubato quel pizzico di brio che in ogni storia non può mancare. Al lavoro, o meglio, alla Bigazzi edizioni, il suo capo le ha affidato un compito: dovrà seguire il narcisista Calamandrei nella stesura del suo romanzo. Lo scrittore in questione è uno stile libero, difficilmente riesce a calarsi nella parte dello scrittore. La cosa che gli riesce meglio è stuzzicare continuamente la povera Francesca. Proprio in questo destreggiarsi tra vita di coppia e lavoro che si svolge il viaggio introspettivo della protagonista. La storia si alterna tra vicende comiche e riflessioni che inevitabilmente fanno calare il lettore nella vita della ragazza. La scrittura ha un andamento lineare e coinvolgente dalla prima all'ultima riga. Verso la fine vi attenderanno colpi di scena inaspettati che io sinceramente non avrei mai previsto. E' un romanzo che parla di rivincita, della lotta continua nel cercare il proprio io e quello che è meglio per affrontare la vita con felicità. Consiglio vivamente la lettura e, ancora una volta mi sento di dire che....la Bosco non delude mai!!


VOTO




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