Autore: Mark Lamprell
Editore: Bookme
Pagine: 384
Prezzo: 14.99 euro
SINOSSI
"Voglio che tu ti conceda qualcosa di unico, di indimenticabile.» E
cosa c’è di più unico di una dolcissima, improvvisata “vacanza romana”?
Alice,
studentessa americana affamata di arte e bellezza, non ci pensa due
volte a seguire il consiglio del suo professore: alla vigilia del
fidanzamento con l’uomo perfetto, parte per la Città Eterna con la
voglia di vivere e osare che le ribolle nel sangue. L’anziana
Constance, intanto, è in città per disperdere le ceneri dell’amato
marito dal Ponte Sant’Angelo, dove tutto – segreti compresi – ebbe
inizio più di quarant’anni fa. Meg e Alec, infine, facoltosa coppia
residente a Los Angeles, sono a Roma per un capriccio di lei, disposta a
tutto pur di rintracciare un artigiano dal talento inimitabile. Ma le torbide acque del Tevere riportano a galla antichi ricordi e verità troppo a lungo sepolte.
Tra
equivoci, imprevisti, amori che sbocciano ed altri che sembrano giunti
al capolinea, riuscirà il destino a mescolare le carte e riaprire i
giochi del cuore? Sei personaggi, tre storie solo apparentemente
distanti, collidono e si intrecciano nella città più bella del mondo.
Perché le vie dell’amore sono infinite. E portano tutte a Roma.
RECENSIONE
Sono tre le storie raccontate in questo romanzo, tre storie che saranno destinate ad entrare in contatto.
C'è Alice che, spinta dal suo professore, acceta l'invito a trascorrere del tempo a Roma; c'è Costance che deve disperdere le ceneri del marito nella città eterna e infine ci sono Meg e Alec che sono alla ricerca di una mattonella misteriosa.
Credevo che le avventure dei protagonisti fossero molto più avvincenti, che da questo viaggio sarebbero emersi più particolari, quei particolari nascosti che avrebbero reso più accattivante la storia. C'è sicuramente azione e stupore ma poco per destare attenzione. A tratti ho trovato la narrazione piatta e noiosa.
Quello che ho apprezzato è stato lo scenario magico di Roma e il modo in cui è stata tratteggiata la città eterna. Inoltre non potevo non spendere delle parole sulla voce fuori campo che troviamo a inizio libro, voce che ha dato quel tocco in più alla narrazione. Forse proprio dalla lettura del prologo ho tratto l'ipotesi che si potesse trattare di un libro un poco più avvincente.
VOTO
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