mercoledì 10 febbraio 2016

Tutto quello che pensiamo quando parliamo d'amore, Christopher Castellani



Titolo: Tutto quello che pensiamo quando parliamo d'amore

 Autore: Christopher Castellani
 
Editore: Newton Compton
 
Pagine: 320
 
Prezzo: 12.00 euro
 
 
SINOSSI
 
Sono passati molti anni da quando Antonio Grasso ha sposato Maddalena e l’ha portata in America, nel Delaware. Quella è stata l’ultima volta che Maddalena ha visto i genitori, le sorelle, i fratelli, e tutto ciò che conosceva e amava nel paese di Santa Cecilia. Ha chiuso a chiave il passato, per difendere il suo cuore: adesso è concentrata solo sul presente, sulla figlia Prima, sul figlio Frankie, e poi il marito, la danza, il ristorante di famiglia, qualche lavoretto come sarta, l’amore per la cucina… Ma i dolori che le hanno distrutto l’animo sono troppo forti, anche dopo anni spingono per tornare alla luce, pretendono di risalire dagli abissi in cui lei li ha cacciati. E del resto, come può dimenticare Tony, tanto amato e perduto? Come può dimenticare Vito, il suo primo amore? E Santa Cecilia, l’Italia, i profumi, il sole e l’aria dell’unica terra in cui è stata giovane e felice? La figlia vuole riportarla a tutti i costi nel Vecchio Mondo e Frankie le dà tante preoccupazioni. Il suo Frankie, quel figlio così diverso, amante della letteratura e incapace di aprirsi, così legato alla famiglia eppure così lontano, a Boston… L’idea di Prima sconvolge profondamente i Grasso, ma il destino riserva loro un’amara sorpresa, e il loro viaggio di ritorno in patria diventerà un’improrogabile necessità.


 

 
 
 
 
RECENSIONE
 
La storia che ci viene raccontanta è quella di Maddalena e della sua melanconia, eh sì perché per tutta la lettura del romanzo si percepisce il disagio di una donna che si è adattata a vivere una vita che. forse, non le è mai appartenuta fino in fondo. Maddalena ha lasciato l'Italia per seguire suo marito in America, alla ricerca di una agiatezza e una fortuna che mancavano alla famiglia Grasso. La signora è costantemente impegnata  a svolgere mansioni di casalinga e mamma e tra le sue passioni ci sono la danza e il cucito. Nonostante tutto qualcosa manca nella sua vita e quel tassello mancante è la sua patria natia e i suoi parenti con i quali ha rotto qualsiasi tipo di rapporto da quando è partita. La vita di questa donna è pervasa dal dolore provocato anche da un grave lutto che l'ha colpita.
La narrazione si dispiega nell'arco temporale di tre anni, durante i quali impareremo a conoscere tutta la famiglia Grasso ma, a mio avviso, il cardine portante della storia rimane sempre e comunque Maddalena la quale per un attimo rivedrà la tanto amata Italia, un attimo che non ricorderà mai.
La storia di fondo mi è piaciuta ma la prevalenza di uno stile narrativo di tipo descrittivo, con pochissimi dialoghi, ha appesantito la narrazione rendendola a tratti noiosa e ne ha rallentato la lettura. Sicuramente dietro tutto ciò c'è la forte convinzione di voler sottolineare come spesso, per cercare una vita migliore, si sia costretti in primis a rinunciare alla propria stabilità emotiva.
L'autore ci rivela di essersi ispirato alla storia della madre e questo spiegherebbe l'intensità e il coinvolgimento sentimentale con cui la storia è stata scritta.
 
 
VOTO
 






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