mercoledì 8 febbraio 2017

Madame Claudel è in un mare di guai, Aurélie Valognes

 


Titolo: Madame Claudel è in un mare di guai
 
Autore: Aurélie Valognes

Editore: Newton Compton

Pagine: 211

Prezzo: 9.90 euro
Sinossi
 Ferdinand Brun vive a Parigi, al numero 8 di Rue Bonaparte, ha ottantatré anni e non gli piacciono le persone. Sfortunato dalla nascita – ha perso la mamma e la nonna quando era ancora piccolo –, è cresciuto nel risentimento, diventando introverso e taciturno. Purtroppo con il passare degli anni è addirittura peggiorato e così la moglie lo ha mollato di punto in bianco scappando con il postino, mentre la figlia e il nipotino sono andati a vivere dall’altra parte dell’oceano. Rimasto solo con la cagnolina Daisy, unico essere vivente degno del suo affetto, Monsieur Brun ha deciso di disertare il genere umano e di ridurre al minimo i suoi contatti con gli altri, compresi quelli con la portinaia, la detestata Madame Suarez. Un infausto giorno, la cagnolina Daisy muore e la settimana dopo Monsieur Brun rimane vittima di un incidente. Tutto è contro di lui, e quando la figlia lo mette di fronte all’ipotesi dell’ospizio, non gli resta che accettare l’aiuto di Madame Claudel, un’arzilla signora di novantatré anni, che abita al suo piano. Ma sarà l’arrivo della piccola Juliette, figlia dei nuovi condomini, l’unico evento in grado di scalfire il muro di diffidenza e scontrosità che il vecchio ha costruito intorno a sé.

Recensione 

 È una storia particolare quella raccontata nel romanzo perché di personaggi anziani non si narra molto, eppure proprio questo è il suo punto di forza. Attraverso le avventure di Ferdinand Brun l'autrice focalizza la sua attenzione sulla vita di chi ne ha passate tante, raccontando un mondo, quella della vecchiaia, a cui molto spesso non prestiamo molta attenzione. 
La location è una palazzina di Parigi dove vive Ferdinand rimasto ormai solo dopo l'abbandono della moglie e la morte della sua cagnolina Daisy. Ecco, Daisy era la sua ancora di salvezza perché il signorotto non ha certo un carattere facile, spocchioso e antipatico all'intera palazzina viene inevitabilmente allontanato dagli altri condomini. Sembra che l'abbandono faccia parte della sua vita perché non solo la moglie ha deciso di lasciarlo al suo destino, ma la sua unica figlia vive lontano da lui e non sembra preoccuparsi molto del padre se non quando propone di chiuderlo in uno ospizio. 
La narrazione risulta scorrevole data anche dalla presenza di capitoli molto brevi. 
Il mondo degli anziani viene raccontato in tutte le sue sfaccettature, da chi vive ancora attivamente nonostante l'età, da chi è in preda al controllo generale delle situazioni che animano il condominio fino ad arrivare a Ferdinand che è oppresso dall'abbandono, da quella solitudine che solo un anziano sa dire bene cosa è. Il protagonista ha un animo duro, cerca di indispettire tutti nella sua palazzina, tentando di chiudersi a qualsiasi tipo di relazione ma è la dimostrazione lampante che anche un cuore duro come il suo può sciogliersi davanti a piccole dimostrazioni di affetto. 
Ho amato tutti i protagonisti di questa storia perché ognuno è una pietra miliare della narrazione, ho adorato la piccola Juliette e, se devo dirla tutta ho amato alla follia il signor Brun pur con il suo carattere strambo perché quello che ho provato nei suoi confronti è stato un sentimento di tenerezza...in fondo ha una grande anima. 
Unica pecca del romanzo? Poche pagine!!! Mi sarebbe piaciuto leggere di più. 
In ogni caso penso proprio che Monsieur Brun rimarrà nel mio cuore a lungo. 


VOTO 
 

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