mercoledì 24 ottobre 2018

Non chiedermi mai perché, Lucrezia Scali

TITOLO: Non chiedermi mai perché

AUTORE: Lucrezia Scali

CASA EDITRICE: Newton Compton

PREZZO DI COPERTINA: 10.00 euro


NUMERO DI PAGINE: 320














SINOSSI

È la vigilia di Natale e Ottavia si gode uno dei periodi dell’anno che preferisce. Anche suo figlio è al settimo cielo: col nasino all’insù osserva i fiocchi di neve che imbiancano i tetti delle case. I biscotti allo zenzero sono ancora caldi, riempiono del loro profumo l’auto carica di regali, una musica allegra accompagna Ottavia, Mattia e Stefano mentre si mettono in viaggio verso la casa dei nonni. Quasi abbagliati dalla felicità, si accorgono troppo tardi della macchina davanti a loro… Ottavia si sveglia in un letto d’ospedale e capisce subito che qualcosa è cambiato: lo vede negli occhi e nella voce della madre, negli sguardi dei medici. Fuori continua a nevicare, come se la soffice coltre bianca volesse coprire ogni cosa, ma il ricordo di Mattia e Stefano è e sarà troppo vivo per potere essere dimenticato… È possibile trovare il modo per non annegare nel dolore? Si può trovare la forza, dopo aver toccato il fondo, per riscrivere il proprio destino?


RECENSIONE

Se penso a quello che questa lettura mi ha lasciato, la prima parola che mi viene in mente è commozione. La storia mi ha commosso per tutto il tempo che mi ci è voluto per completarla e sono state più le volte che mi sono soffermata a sottolineare frasi che mi hanno colpito il cuore, piuttosto che leggere un capitolo tutto d'un fiato. 
La scrittura della Scali è capace di toccarti le corde più profonde dell'anima e con questo ultimo romanzo ha superato qualsiasi aspettativa. L'autrice ha raccontato di un tema molto difficile da affrontare, il lutto, con una delicatezza e allo stesso tempo una descrizione accurata del dolore. Lo ha fatto lasciando la parola alla protagonista, la quale si troverà davanti ad una doppia perdita, perdita che non è solo fisica ma anche spirituale, perché insieme ai suoi cari perderà anche una parte della propria vita e quotidianità. La storia si dipana nell'arco di due spazi temporali mediante i quali il lettore impara a conoscere la vita prima del lutto e l'elaborazione dello stesso. Anche in questo caso l'autrice è stata brava ad intervallare i due momenti anche all'interno dello stesso capitolo, senza interrompere mai la narrazione e rendendo più ad effetto il turbinio di emozioni che entrambe le narrazioni suscitano. 
Il messaggio che si evince dalla lettura è molto forte come forte è anche il voler sottolineare l'importanza del tema sulla donazione degli organi, tema sul quale mi trova abbastanza favorevole. 
Il finale, seppure in parte prevedibile, ha comunque dei risvolti che spiazzano e che lasciano il lettore davanti ad un momento di incredulità. 
Ora, descrivere questo romanzo a parole è molto riduttivo, bisogna leggerlo per comprendere bene ogni minima sensazione e lasciarsi guidare da questo mare di emozioni che lasciano spesso senza fiato.

VOTO



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